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normativa europee
COMUNICATO STAMPA 24 ottobre 2022
Rappresentanza in Italia
Il Commissario Simson e i ministri per l'Energia portano avanti i lavori sui prezzi elevati dell'energia e accelerano sulle ristrutturazioni edili
Domani il Commissario per l'Energia, Kadri Simson, rappresenterà la Commissione alla riunione del Consiglio per l'energia in Lussemburgo. A seguito degli orientamenti politici dei leader dell'UE del 21 ottobre, il Commissario Simson lavorerà con i ministri per portare avanti i lavori sulla proposta di regolamento di emergenza della Commissione per far fronte ai prezzi elevati del gas e alla questione della sicurezza dell'approvvigionamento.
I ministri per l'Energia dell'UE cercheranno inoltre di raggiungere un orientamento generale sulla direttiva riveduta sulla prestazione energetica nell'edilizia, allo scopo di aiutare le famiglie a ridurre le bollette energetiche e di decarbonizzare il parco immobiliare dell'UE entro il 2050. I ministri discuteranno anche la proposta della Commissione del dicembre 2021 riguardante un nuovo quadro UE per decarbonizzare i mercati del gas, promuovere l'idrogeno e ridurre le emissioni di metano.
La Commissione inoltre informerà i ministri sulla situazione del settore energetico in Ucraina e Moldova. Al termine dell'incontro, il Commissario Simson terrà una conferenza stampa insieme alla presidenza ceca dell'UE. Le dichiarazioni e la conferenza stampa saranno trasmesse in diretta streaming su EbsCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN•••.
Dettagli
Data di pubblicazione24 ottobre 2022 Autore Rappresentanza in Italia
Note
Proposte della Commissione UE per combattere i prezzi elevati dell'energia e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento
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Conclusioni del Consiglio europeo su energia ed economia, 20 ottobre 2022
III. ENERGIA ED ECONOMIA
16. Di fronte all'uso dell'energia come arma da parte della Russia, l'Unione europea resterà unita per proteggere i suoi cittadini e le sue imprese e adotterà con urgenza le misure necessarie.
17. Il Consiglio europeo ha convenuto che, alla luce della crisi in corso, occorre accelerare e intensificare gli sforzi per ridurre la domanda, garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, evitare razionamenti e abbassare i prezzi dell'energia per le famiglie e le imprese in tutta l'Unione, e che dev'essere preservata l'integrità del mercato unico.
Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione a presentare con urgenza decisioni concrete sulle seguenti misure aggiuntive, come pure sulle proposte della Commissione, avendone valutato l'impatto segnatamente sui contratti esistenti, compresa la non incidenza sui contratti a lungo termine, e tenendo conto della diversità dei mix energetici e delle circostanze nazionali:
a) l'acquisto congiunto volontario di gas, ad eccezione dell'aggregazione della domanda vincolante per un volume equivalente al 15% delle esigenze in termini di riempimento, in base alle necessità nazionali, e l'accelerazione dei negoziati con partner affidabili per individuare partenariati reciprocamente vantaggiosi sfruttando il peso collettivo dell'Unione sul mercato e facendo pieno ricorso alla piattaforma dell'UE per l'energia, che è aperta anche ai Balcani occidentali e ai tre paesi associati del partenariato orientale;
b) un nuovo parametro di riferimento complementare entro l'inizio del 2023 che rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas;
c) un corridoio dinamico di prezzo di carattere temporaneo per le transazioni di gas naturale allo scopo di limitare immediatamente episodi di prezzi eccessivi del gas, tenendo conto delle salvaguardie di cui all'articolo 23, paragrafo 2, del progetto di regolamento del Consiglio proposto il 18 ottobre 2022;
d) un quadro temporaneo dell'UE per fissare un tetto al prezzo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica, compresa un'analisi costi-benefici, senza modificare l'ordine di merito, prevenendo nel contempo l'aumento del consumo di gas e tenendo conto degli impatti in termini di finanziamento e distribuzione nonché del suo impatto sui flussi oltre i confini dell'UE;
e) miglioramenti nel funzionamento dei mercati dell'energia per accrescere la loro trasparenza, alleviare lo stress di liquidità ed eliminare i fattori che amplificano la volatilità dei prezzi del gas, assicurando nel contempo il mantenimento della stabilità finanziaria;
f) la velocizzazione della semplificazione delle procedure autorizzative al fine di accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e delle reti, anche con misure di emergenza sulla base dell'articolo 122 TFUE;
g) misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni dell'approvvigionamento di gas a livello nazionale, regionale o dell'Unione, in assenza di accordi bilaterali di solidarietà;
h) maggiori sforzi per risparmiare energia;
i) la mobilitazione degli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'UE. Al tempo stesso, la priorità immediata è proteggere le famiglie e le imprese, in particolare i più vulnerabili delle nostre società. È inoltre fondamentale preservare la competitività globale dell'Unione. Tutti gli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'UE dovrebbero essere mobilitati per rafforzare la resilienza delle nostre economie, preservando nel contempo la competitività globale dell'Europa e mantenendo le condizioni di parità e l'integrità del mercato unico. Il Consiglio europeo è determinato ad assicurare uno stretto coordinamento delle risposte strategiche. Sottolinea l'importanza di uno stretto coordinamento e di soluzioni comuni a livello europeo, ove opportuno, e si impegna a conseguire i nostri obiettivi strategici in maniera unitaria. Il Consiglio continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi economici e si impegna a rafforzare ulteriormente il nostro coordinamento, al fine di fornire una risposta strategica determinata e agile.
18. Il Consiglio europeo ribadisce la necessità di incrementare gli investimenti nell'efficienza energetica, nelle infrastrutture energetiche adeguate alle esigenze future, compresi le interconnessioni e lo stoccaggio, e nelle tecnologie innovative per le energie rinnovabili.
19. Il Consiglio europeo invita la Commissione ad accelerare i lavori sulla riforma strutturale del mercato dell'energia elettrica, inclusa una valutazione d'impatto, e chiede ulteriori progressi verso la realizzazione di una piena Unione dell'energia al servizio del duplice obiettivo della sovranità energetica e della neutralità climatica a livello europeo.
20. Il Consiglio europeo continuerà ad occuparsi della questione.
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E' stato raggiunto l'accordo sul gas al Consiglio europeo
Dopo quasi dodici ore di trattativa, dal summit dei capi di Stato e di governo arriva un mandato "pieno e chiaro" alla Commissione europea di adottare "decisioni concrete" sul price cap al Ttf di Amsterdam. Cosa prevedono le nove proposte dell'intesa
AGI - Alla fine l'intesa è arrivata. Dopo una riunione del Consiglio europeo durata quasi dodici ore. I ventisette capi di Stato e di Governo hanno concordato di dare un mandato "pieno e chiaro" alla Commissione europea di adottare "decisioni concrete" sul price cap al Ttf di Amsterdam (ovviamente alle condizioni stabilite, ossia che debba essere temporaneo, di ultima istanza e che non metta a rischio le forniture).
I leader però hanno dato mandato alla Commissione e ai ministri dell'Energia anche di analizzare un quadro per il price cap al gas utilizzato per la produzione di energia elettrica (per una estensione del modello iberico).
Inoltre, tra le proposte della Commissione, viene confermato l'acquisto congiunto di gas (con il vincolo obbligatorio per il 15% degli stoccaggi) e la creazione all'inizio del 2023 "un nuovo benchmark complementare che rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas".
Sul fronte economico i leader Ue invitano la Commissione a mobilitare gli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'Ue "per rafforzare la resilienza delle nostre economie, preservando nel contempo la competitività globale dell'Europa e mantenendo condizioni di parità e l'integrità del mercato unico".
"Agire insieme"
Il Consiglio europeo si dice impegnato in uno stretto coordinamento delle risposte politiche e sottolinea l'importanza di uno stretto coordinamento e di soluzioni comuni a livello europeo, ove appropriato, e si impegna a raggiungere gli obiettivi politici in modo unito.
Insomma il primo messaggio è di unità. "C'è una forte determinazione, condivisa all'unanimità, ad agire insieme come europei per raggiungere tre obiettivi: abbassare i prezzi, garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e continuare a lavorare per ridurre la domanda", ha spiegato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
"Ora abbiamo una roadmap solida per continuare a lavorare sul tema dei prezzi dell'energia", ha aggiunto von der Leyen annunciando che "le prime proposte concrete potranno essere analizzate già la prossima settimana dai ministri dell'Energia" (che si riuniranno martedi' prossimo a Lussemburgo). Per il 18 novembre è previsto invece un altro Consiglio Energia straordinario.
Il secondo messaggio è l'urgenza. "Ora dobbiamo lavorare sull'attuazione degli strumenti che abbiamo approvato. A partire dagli acquisti comuni, dalla condivisione del gas e dalla limitazione dei prezzi eccessivi", ha evidenziato von der Leyen.
I tempi
La tabella di marcia l'ha descritta il presidente francese, Emmanuel Macron: "Abbiamo chiesto alla Commissione di agire in maniera molto urgente nelle prossime settimane.
La prossima settimana si terrà un Consiglio Energia che ci permetterà di progredire e ci sarà il lavoro della Commissione che ora ha ricevuto un sostegno su tutte le proposte che ha fatto.
Un mercato unico frammentato
L'altro capitolo che ha tenuto i leader occupati nella discussione per diverse ore riguarda l'economia. Molti Paesi hanno chiesto maggiore impegno da parte dell'Unione europea, anche per evitare la frammentazione del mercato unico. Macron sembra aver fatto un passo indietro: "Al momento non è sul tavolo un nuovo strumento di debito comune, non ci serve.
E quando servirà abbiamo già gli strumenti che potranno essere adattati. Inoltre ci sono ancora i fondi non utilizzati del 2020", ha spiegato. Da parte sua, Scholz osserva che la Commissione "ha mandato di valutare ogni scenario possibile con il focus ovviamente di utilizzare i fondi disponibili". La Commissione per ora mette sul tavolo i 40 miliardi di euro rimasti inutilizzati dal bilancio 2014-2020. Ma probabilmente non saranno sufficienti.
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